Cosa sono le obbligazioni?
Quali sono i rischi connessi a questo strumento di investimento?
Da sempre uno degli strumenti privilegiati dagli investitori italiani.
Ma sei perfettamente a conoscenza delle loro caratteristiche?
E dei rischi connessi alle obbligazioni?
In questo articolo voglio chiarirti in modo semplice cosa sono le obbligazioni.
Uno strumento ampiamente diffuso nei portafogli dei risparmiatori italiani.
Vuoi per il grande amore verso i titoli di stato, specie quelli del nostro paese.
Vuoi per la grande promozione fatta negli anni passati agli sportelli bancari.
Spesso per piazzare le obbligazioni della stessa banca.
Un mercato globale da oltre 100 Trilioni di dollari.
Ma come ogni strumento hanno caratteristiche proprie.
Con rischi specifici da conoscere.
Voglio spiegarti qui in questo articolo le caratteristiche delle obbligazioni.
Oltre che i rischi connessi.
In modo ti siano chiari e possa valutare con consapevolezza le tue scelte finanziarie.
Vediamoli nel dettaglio.
COSA SONO LE OBBLIGAZIONI?
Cosa sono le obbligazioni?
Debito in una parola.
Titoli di debito, ecco cosa sono le obbligazioni.
Presti soldi ad uno stato ad un’azienda, con la promessa di restituzione ad una data stabilita.
A fronte del quale ricevi in cambio un interesse periodico.
Le obbligazioni sono quindi emesse per reperire direttamente capitali da investire.
Facendo partecipare direttamente i risparmiatori che vengono remunerati per questo.
Con un tasso d’interesse solitamente inferiore rispetto a un finanziamento bancario per l’emittente che chiede denaro.
Possono avere scadenza di breve, medio o lungo termine.
Da sempre apprezzate dai risparmiatori del nostro paese.
Una scelta spesso prioritaria nei portafogli.
Forse dovuto al fatto di per poter toccare il risultato.
Le famose cedole.
Ci si trova un accredito periodico direttamente sul conto.
Oppure nel fatto di “riavere” il capitale a scadenza.
Scelta che sembrava prudente (e in alcuni casi lo era) nel passato.
E per questo apprezzata dai risparmiatori italiani tendenzialmente conservativi.
Oggi le cose sono un po’ diverse.
Ma al di là di quello ci sono, come vi erano in passato dei rischi collegati.
Tra poco li vedremo ma prima capiamo quanto si devono mantenere.
LE OBBLIGAZIONI SI DEVONO MANTENERE FINO ALLA SCADENZA?
Le obbligazioni vanno tenute fino alla loro scadenza?
Dipende, come spesso capita in finanza.
Se le obbligazioni sono quotate l’investitore ha la possibilità di smobilizzare l’investimento anche prima del tempo, sul mercato secondario.
Una obbligazione può essere infatti acquistata sul mercato primario.
Sottoscrivendola al momento dell’emissione.
Oppure acquistata o venduta “in borsa”, sui mercati finanziari in un momento successivo.
Per poter essere smobilizzata l’obbligazione deve essere liquida.
Il prezzo però a cui si vendono però può essere sia maggiore che inferiore al rimborso finale.
Non tutte sono liquide, alcuni emittenti infatti non sono quotati.
Se un’obbligazione è illiquida e volessimo venderla prima del tempo deve essere l’emittente stesso a trovare a chi venderla.
Allungando le tempistiche necessarie di molto rispetto a strumenti quotati.
Lo smobilizzo prima della scadenza da parte dell’investitore è lasciato alla volontà dell’emittente stesso.
Non certo una grande libertà, e una maggior rischiosità.
Che come minimo deve essere remunerato di più.
Con un notevole rischio se l’emittente non è solido, come ci hanno dimostrato i fatti recenti.
Ora vediamo le tipologie di obbligazioni.
TIPOLOGIE DI OBBLIGAZIONI
Quali sono le varie tipologie di obbligazioni?
Vediamole nel dettaglio.
OBBLIGAZIONI CORPORATE
Obbligazioni emessa da società, possono essere aziende italiane o estere.
Uno stato può reperire risorse dalle tasse.
Una società no dai propri clienti e quindi l’onorabilità del debito è più bassa.
Dipende poi dal bilancio dello Stato e della società anche.
Danno diritto a cedola semestrale o annuale, a tasso fisso o variabile.
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
Titolo obbligazionario che dà all’acquirente una possibilità.
Ad una determinata scadenza possono decidere di convertirle in azioni.
Possono dar diritto diretto se relativo all’acquisto di azioni della stessa società.
Se invece il diritto è su azioni di una società controllata dalla stessa sono dette indirette.
OBBLIGAZIONI CUM WARRANT
Come il precedente danno diritto a poter acquistare azioni della società.
Tuttavia la differenza è data dal fatto che l’investitore acquista 2 strumenti.
Un’obbligazione ed un warrant.
Il warrant è un derivato che permette l’esercizio dell’opzione.
In questa tipologia di strumento l’investitore non si trasforma in azionista.
Detiene in aggiunta anche azioni, naturalmente se esercita il diritto perché gli conviene.
OBBLIGAZIONI DI STATO
Sono i titoli di stato, italiani o esteri.
Godono di un trattamento favorevole della tassazione sui rendimenti.
In Italia una tassazione del 12,5% anziché del 26% sui rendimenti.
Per i paesi esteri devono essere in white list.
Trovi al link al sito Fiscoetasse.com l’elenco dei paesi.
La white list è un elenco di paesi che esclude i paesi che sono considerati “paradisi fiscali”.
OBBLIGAZIONI INDICIZZATE
Sono titoli obbligazionari il cui rendimento è legato ad uno o più indici di borsa.
Non hanno rendimento garantito.
Consentono di puntare su una potenziale rivalutazione dei mercati.
Senza rischiare il capitale investito.
Si rischia comunque di non avere nessun rendimento se nel periodo i mercati sono sfavorevoli.
OBBLIGAZIONI CALLABLE
Una tipologia che prevede la possibilità di rimborso anticipato da parte dell’emittente.
Tuttavia devono trascorrere almeno 18 mesi dall’emissione.
Il rimborso inoltre deve essere almeno pari al valore nominale.
Le società esercita il diritto in caso di ribasso dei tassi. Questo per evitare di pagare interessi maggiori a quelli ottenibili.
OBBLIGAZIONI PUTABLE
A differenza delle precedenti qui è il sottoscrittore che può esercitare il diritto.
È un’opzione vantaggiosa per l’investitore.
Naturalmente in caso di rialzi dei tassi di mercato.
Disinvestire per reinvestire ad un tasso maggiore ottenibile in futuro.
I RISCHI DELLE OBBLIGAZIONI
Come ogni strumento anche le obbligazioni hanno dei rischi specifici.
Tipicamente i rischi correlati alle obbligazioni sono:
- Impatto dei tassi.
- Cedole.
- Scadenza.
- Insolvenza dell’emittente.
- Rischio di Cambio.
- Liquidabilità dello strumento.
Questi impattano sul valore del tuo investimento.
Conseguentemente ti devono essere chiari per poterli confrontare.
Non hai modo se non li conosci per giudicare la qualità del tuo investimento.
Vediamoli quindi approfonditamente punto per punto.
IMPATTO DEI TASSI SULLE OBBLIGAZIONI.
Le banche centrali incidono sul valore dei tassi di interesse.
FED per gli Stati Uniti e BCE per l’Europa.
Senza fare un trattato di macroeconomia li usano per controllare due valori.
Inflazione ed Espansione dell’economia.
Il valore dei tassi impatta sul valore dei tuoi investimenti in obbligazioni.
Si muovono in senso inverso.
Se i tassi aumentano il prezzo delle obbligazioni in corso scendono.
Perché?
Se il prezzo non variasse potresti rivendere le obbligazioni e acquistare le nuove emissioni con rendimenti maggiori.
Il mercato garantisce l’equilibrio facendo diminuire i prezzi.
In modo inverso se scendono i tassi le obbligazioni in corso aumentano di prezzo.
Garantiscono infatti rendimenti maggiori di quelli reperibili sulle nuove emissioni.
Come in una bilancia il mercato equilibra questo fattore.
Conseguentemente muove il prezzo delle obbligazioni in corso.
I tassi di interesse e le loro prospettive sono un primo elemento da valutare.
Forse il più importante in assoluto per le obbligazioni.
IMPATTO DELLE CEDOLE SULLE OBBLIGAZIONI.
Ho spiegato cosa sono le obbligazioni.
Le cedole per poter massimizzare il rendimento e sfruttare l’interesse composto vanno reinvestite.
Il problema si pone se investi in singole obbligazioni.
Su strumenti come i fondi obbligazionari o ETF si può optare per automatizzare il reinvestimento.
Il prodotto scelto reinveste queste quote se si sceglie questa opzione.
Conseguentemente aumentano il valore delle tue quote di quel prodotto.
Inoltre avere o meno cedole, e la loro collocazione temporale nel tempo impatta sulla Duration.
IMPATTO DELLA SCADENZA SULLE OBBLIGAZIONI.
Più è lunga più sei esposto a rischi.
Maggiore è il rendimento che dovresti ottenere in cambio.
Più distante scade un’obbligazione più cose possono cambiare per l’emittente.
Non sempre è percepito.
L’argentina ha fatto il tutto esaurito sul suo titolo a scadenza 100 anni.
Si un secolo, hai letto bene.
Gli investitori devono aver dimenticato che in passato è già fallita parecchie volte.
E con alcune banche italiane che le avevano piazzato tranquillamente ai propri clienti.
Anche la durata impatta sulla Duration di un’obbligazione.
LA DURATION, UN VALORE DI RISCHIO DI UNA OBBLIGAZIONE
La Duration ci indica quanto impatta approssimativamente un movimento dei tassi sulla nostra obbligazione.
Se i tassi aumentassero del 1%, e abbiamo una obbligazione di Duration 2 il prezzo di essa diminuirà del 2%.
Con il medesimo aumento dei tassi e una obbligazione di Duration 5 il prezzo diminuirebbe del 5%.
Va da sé che più è alta più impatta il rischio.
In caso di discesa dei tassi prevista vorreste obbligazioni con Duration lunghe.
In caso di salita attesa le vorreste con Duration molto corte perché scenderebbero meno.
Come detto nei punti sopra varia in base a cedole e scadenza.
INSOLVENZA DELL’EMITTENTE.
Quanto più sicuro è un emittente tanto più basso il rendimento che darà l’obbligazione.
Al contrario se è rischioso si deve pretendere un maggior rendimento.
Un premio per il rischio maggiore che si corre.
Nessuno presterebbe soldi a un emittente meno affidabile se pagasse uguale ad un emittente più solido.
Il valore è dato dal Rating.
Si misura l’affidabilità del debitore in base ai suoi bilanci.
Le famose lettere che le agenzie di rating danno.
AAA il più sicuro, D un’emittente praticamente fallito.
RISCHIO DI CAMBIO.
Prima di farvi ingolosire da rendimenti al 8% di obbligazioni russe o turche consideratelo.
Quel rendimento è in valuta locale.
Che possono essere anche molto volatili nel caso dei paesi emergenti.
Voi siete investitori in Euro.
Quindi quel rendimento va raffrontato col tasso di cambio.
A scadenza andrà convertito in €.
Così come le cedole periodiche ricevute.
Il mercato dei cambi è uno dei più complessi.
È difficile anche per i gestori professionali capire quale sarà il livello se si va troppo avanti nel tempo.
Quindi è una determinante da considerare.
LIQUIDABILITA’ DELLO STRUMENTO.
Per le obbligazioni quotate il problema non si pone.
Ma come accennato, e i recenti fatti degli ultimi anni ci hanno dimostrato con e banche venete cadute, non tutte le obbligazioni sono quotate.
Ne ho accennato sopra.
Esistono anche obbligazioni non quotate.
Non essendo quotate non si possono vendere quando si vuole.
Ancora oggi in Italia ci sono anche gruppi bancari non quotati.
Non avere tempistiche e valori certi di rimborso è un problema.
Conseguentemente va accertato a priori.
Onde evitare possibili problemi futuri nel caso dobbiate liquidarle
IN CONCLUSIONE
Spero ti sia ora chiaro cosa sono le obbligazioni.
Oltre che tutti i rischi relativi da considerare prima di un investimento in questo strumento.
E gli elementi da valutare.
Questi impattano sul loro valore oggi e nel tempo.
Fammi sapere cosa ne pensi lasciando un commento all’ articolo, o semplicemente come se ti è stato utile.
Così potrò risponderti direttamente.
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