Obbligazioni subordinate, cosa sono e quali sono le loro caratteristiche?
Le obbligazioni subordinate sono una particolare categoria di obbligazione.
In particolare delle obbligazioni bancarie tra quelle più diffusione in questa categoria.
Entrerò nel dettaglio di questa particolare tipo di obbligazioni
Dato le nuove normative che regolano i rapporti con le banche meritano un approfondimento.
Obbligazioni subordinate cosa sono
Le obbligazioni subordinate sono una speciale categoria di obbligazioni emesse da banche e aziende.
Il cui rimborso, nel caso di problemi finanziari per l’emittente, avviene dopo quello dei creditori ordinari.
Una obbligazione è subordinata quando, in caso di liquidazione della banca, sarà rimborsata dopo tutti gli obbligazionisti ordinari, ma prima eventualmente delle azioni.
In caso di fallimento si dovrà rimborsare perciò prima i titolari di obbligazioni ordinarie e solo poi chi ha obbligazioni subordinate e infine gli azionisti.
Se non ci sono risorse dopo aver pagato i titolari di bond tradizionali non ricevono nulla.
Se invece la banca (o l’azienda) alla scadenza non fallisce viene restituito il capitale con un tasso di interesse più elevato rispetto a quelle ordinare.
Hanno quindi un livello di rischio maggiore cui corrisponde un maggior rendimento.
Obbligazioni bancarie cosa sono
Cosa sono le obbligazioni bancarie?
Una obbligazione societaria emessa da una realtà bancaria.
Possono essere quotate sui mercati finanziari se la banca è anch’essa quotata, e quindi prontamente vendibili sfruttando i mercati.
Oppure illiquide, se la banca non è quotata.
Nel caso è quindi lei stessa nel caso si voglia smobilizzare lo strumento prima della scadenza a dover trovare un compratore (tendenzialmente tra altri clienti della stessa).
Allungando però le tempistiche per vedere un rimborso rispetto a quelle quotate.
Sono esempi di queste ultime le obbligazioni della popolare di Vicenza e di Veneto Banca, o della Popolare di Bari che purtroppo hanno visto danneggiati i risparmiatori che le hanno sottoscritte.
Ampiamente diffuse in passato le obbligazioni bancarie ora sono meno collocate.
Hanno durata media o lunga.
Con l’entrata in vigore del Bail In e i casi di sofferenza bancaria sono guardate con meno favore dai risparmiatori.
Non tutte però sono uguali e in questo articolo chiarirò tipologie e caratteristiche di tutte le obbligazioni bancarie.
Obbligazioni bancarie rendimenti
Quali sono i rendimenti delle obbligazioni bancarie?
Come sempre in finanza rischio e rendimento sono due pesi di una bilancia.
A maggior rischiosità corrisponde un maggior rendimento potenziale, altrimenti nessuno prenderebbe le obbligazioni con una valutazione peggiore.
Nel caso delle obbligazioni bancarie ci sono tre elementi.
Il primo è la situazione finanziaria della banca, a parità di condizioni una banca con bilanci peggiori pagherà maggiori interessi.
Il secondo è la scadenza, più lunga la durata, più alta la rischiosità e quindi maggiore il tasso di interesse correlato all’obbligazione bancaria.
Infine cambia in base alla tipologia di obbligazione, se ordinaria o subordinata, e tra le obbligazioni subordinate al grado.
Obbligazioni bancarie ordinarie
Quali sono le obbligazioni bancarie ordinarie?
Tra le obbligazioni ordinarie si distinguono 2 catergorie.
OBBLIGAZIONI ORDINARIE SENIOR COVERED E SECURED
Le Obbligazioni bancarie garantite da parti specifiche del patrimonio della banca.
Si gode di un privilegio di rimborso rispetto agli altri obbligazionisti della banca in quanto la banca pone una garanzia reale a tutela.
Un po’ come lo è per lei la tua casa per un muto in questo caso lei pone un’attività a tua tutela.
OBBLIGAZIONI ORDINARIE SENIOR
Nelle obbligazioni ordinarie Senior a differenza delle precedenti non vi è una garanzia reale a tutela.
In caso di mancato pagamento della cedola la situazione bancaria si tradurrebbe in default (bancarotta).
Tendenzialmente rendono comunque meno dei titoli di stato di pari scadenza.
Se rendono di più vi dovrebbe suonare un campanello d’allarme.
Significa che anche il rischio emittente è più elevato.
Vi sono poi tutte le obbligazioni subordinate che hanno rischiosità maggiore per il risparmiatore.
Le obbligazioni subordinate
Sono titoli il cui pagamento delle cedole sono subordinati al pagamento di altri creditori.
Da qui il nome.
Naturalmente in caso di crisi della banca.
Lo stesso vale anche per il rimborso del capitale.
Vieni pagato dopo e solo se rimangono sufficienti risorse.
Sono prima pagate le obbligazioni ordinarie senior.
Anche per le obbligazioni subordinate vi è un grado diverso di privilegio.
Ti presenterò anche questi titoli per ordine di rischio crescente.
OBBLIGAZIONI LOWER TIER II (LT2)
Rappresentano il primo grado di subordinazione per un’obbligazione.
Emesse tendenzialmente con scadenza a 10 anni.
Non possono comunque avere una scadenza inferiore a 5 anni.
OBBLIGAZIONI LOWER TIER III (LT3)
Assimilabile alle precedenti Tier II.
Possono però avere anche scadenze inferiori ai 5 anni.
OBBLIGAZIONI UPPER TIER II
Implicano maggior rischio rispetto alle precedenti.
Tipicamente con tasso fisso e scadenza decennale.
Per queste obbligazioni bancarie è possibile che l’emittente NON paghi la cedola periodica.
In alcuni casi particolari.
La banca può esercitare questa facoltà.
In caso di profitti insufficienti o sospensione dei dividendi su azioni ordinarie.
Il mancato pagamento non costituisce evento di default.
Le cedole vengono però cumulate e l’emittente prima o poi dovrà pagarle.
OBBLIGAZIONI UPPER TIER I
Sono le obbligazioni subordinate più rischiose.
Le prime a subire conseguenze in caso di crisi della banca.
Solitamente non hanno scadenza.
L’emittente ha facoltà di rimborso anticipato dopo 10 anni.
Le cedole in questa tipo di titolo possono essere annullate.
Non solo sospese.
Cosa succede in caso di perdite che compromettano la solidità patrimoniale della banca?
Il capitale da rimborsare viene decurtato pro-quota di queste perdite.
Obbligazioni subordinate monte dei paschi
La situazione vissuta da MPS è un lampante esempio del potenziale rischio di questi titoli.
È dovuto intervenire lo Stato con miliardi di euro di soldi pubblici.
Pagati anche con le tue tasse.
I risparmiatori che avevano investito in esse sono stati mesi terribili.
Nell’incertezza e nell’ansia per sapere se avevano qualche speranza.
E non tutti sono stati rimborsati in modo totale.
Sono strumenti senza la dovuta diversificazione esposte al rischio del singolo emittente.
Vanno considerati solo se si ha un profilo di rischio elevato e per porzioni limitate.
Ma per quel che è un principio cardine nella gestione dei risparmi, si può anche evitare senza danni, anzi con benefici.
Esporsi totalmente per il proprio patrimonio su singoli strumento rischioso è azzardo, non investire.
In conclusione
Si conclude la panoramica delle obbligazioni bancarie e delle obbligazioni subordinate.
Le obbligazioni rappresentano storicamente una parte importante dei portafogli.
Assieme ai titoli di stato sono state molto usate dagli italiani.
Con le delusioni che tanti risparmiatori hanno vissuti, e che cozzano col concetto di diversificazione, c’è stato un disinnamoramento fortunatamente.
Non puntare tutto su un singolo cavallo.
Lo dicevano i nostri genitori e nonni.
Ascoltiamo quello che la loro esperienza ci può portare se ancora valido.
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