Pensione Integrativa, ad oggi ancora troppo pochi in Italia si sono attivati per valutare la propria situazione, purtroppo.
Complicato pensarci quando un progetto, un obiettivo, è così distante nel tempo.
Ma ci sono 5 buoni motivi per iniziare a valutare da ora le tue esigenze, finché sei giovane senza attendere i 50 anni come si fa di solito.
Attivarsi prima porta dei grossi vantaggi per te.
Che voglio chiarirti in questo articolo in modo spero chiaro, semplice e completo.
Prima però voglio sfatare alcuni falsi miti e luoghi comuni che bloccano molti dal valutare la propri situazione.
In fondo siamo bravi ad auto-convincerci, ma le scelte migliori per i propri soldi vanno pesate sui dati.
FALSI MITI E LUOGHI COMUNI SULLA PENSIONE
Vediamo alcune risposte comuni che sento spesso nella mia professione, o anche solo chiacchierando con persone che vedo.
In pensione non ci arriverò mai.
Pur allungandosi l’età di pensionamento, così come fa anche ’aspettativa di vita, prima o poi ci andrai.
Non si è più produttivi dopo una certa età e anche maturando i requisiti ai 70 anni, l’aspettativa di vita sta arrivando a 85 anni per gli uomini e 90 per le donne.
Quindi ci andrai.
Il problema grosso è che dovrai pure viverci per 15 o 20 anni quanto meno.
Si spera pure di più.
Me la godo oggi, si vive una sola volta.
Scelta libera certo, però il pericolo è di arrivarci senza risorse.
Yolo (You Only Live Once) oggi sembra un bel motto, ma davvero che farai domani?
Piccoli sacrifici oggi permettono di arrivarci con abbastanza risorse.
Così da non dover trovare lavoretti a settanta anni quando sarebbe meglio dedicarsi agli affetti o alle proprie passioni.
Oppure peggio ancora doversi rivolgere a associazioni di assistenza visto le scarse risorse pubbliche che ci saranno.
La differenza tra serenità e incubo passa dalle tue scelte di oggi.
Non mi interessa, perché dovrei sbatterci la testa.
Se non ci pensi tu, nessuno lo farà.
Le risorse pubbliche non ci sono.
Abbiamo un debito oggi nel 2022 che ha toccato il 160% del Pil annuo (quanto produciamo in termini di valore ogni anno).
Una salita da decenni con buchi di bilancio sempre da coprire con le tasse, ormai elevatissime.
Se non ti attivi tu, e prima possibile, nessuno ti darà una mano tra 20/30 o 40 anni quando andrai in pensione.
Vediamo ora i 5 punti perché è utile a te pensarci oggi.
MIGLIORARE LA GESTIONE DEL PROPRIO BUDGET
La cifra che serve può spaventare, lo comprendo.
Purtroppo le risorse che serviranno sono molte.
Almeno 10 anni da parte di entrate, ed è il minimo.
Ma visto che abbiamo definito che l’alternativa non è percorribile di spendere tutto oggi, può rassicurare il fatto che sia fattibile.
Una maggior attenzione a dove si spende oggi e piccole scelte di miglior destinazione delle proprie entrate col tanto tempo davanti ti posso garantire una serenità finanziaria nell’ultimo ciclo di vita.
Iniziare perciò un progetto di pensione integrativa, al di là del tipo di strumento con cui verrà fatto, è oggi una priorità.
Partendo dalle proprie scelte di spesa e strutturando il proprio budget personale per avere il controllo nelle tue mani.
Senza troppe rinunce ma eliminando anche gli sprechi per beni e servizi che poi in realtà non ci danno nemmeno così soddisfazione.
SFRUTTARE AL MASSIMO IL RENDIMENTO COMPOSTO
I tanti anni che mancano sono il nostro primo alleato. Perché?
La parola magica è il rendimento composto.
L’ottava meraviglia del mondo per Einstein.
Gli interessi sugli interessi in poche parole.
Nel tempo creano un moltiplicatore formidabile per il tuo patrimonio.
Purtroppo il tempo è lungo, ma il premio alla pazienza è alto.
Vediamo un esempio.
Accantonando oggi 20.000 € e accantonando 150 € al mese con un rendimento reale (quindi al netto dell’inflazione) del 4% realistico con una gestione corretta e comportamenti corretti per tutto il periodo (le due parti più complicate e che tutti credono di poter fare facilmente da soli) cosa si ottiene?
Un raddoppio del proprio patrimonio a livello reale e 170.000 € da parte.
Sufficienti per una pensione serena?
Probabilmente non ancora, ma ci si va molto vicino.
E gli accantonamenti sono anche aumentabili nel tempo se progrediscono come dovrebbero le tue entrare ed è molto vicino l’obiettivo di 10 annualità da parte.
Oltre ad avere in futuro potenziali entrate che andranno ad integrare il progetto.
OTTIMIZZAZIONE FISCALE
Un progetto di lungo termine come quello per una pensione integrativa deve anche tener conto della fiscalità e di come ottimizzarla.
Al di là del tipo di strumento, fondo pensione o accumulo su altri strumenti finanziari che sia, va impostato per il riequilibrio così da trarne il massimo nel lungo periodo.
Fondo pensione viene spesso venduto per il vantaggio fiscale, che ci sono così come degli svantaggi, vanno valuti con consapevolezza e inserito se è il caso nella percentuale corretta del proprio budget personale.
Ottimizzazione va valutata anche e soprattutto per i ribilanciamenti.
Sugli strumenti in cui siamo in guadagno se vendiamo paghiamo le imposte.
Meglio ritardare il più possibile per sfruttare al massimo più capitale nell’interesse composto.
Quindi quando sono necessari riequilibri si ha un grosso vantaggio nel sfruttare la parte cash sul conto anziché vendere e ricomprare ciò che è sceso.
Si deve però aver un’idea almeno approssimativa di quanto sia la liquidità ogni anno, il nostro risparmio periodico.
SICUREZZA
Aver tante risorse da parte per l’ultima parte di vita implica anche che debbano anche crescere nel tempo.
Troppo spesso in Italia ci si orienta su scelte troppo conservative.
Non si conosce che il tanto tempo davanti è già il primo parametro di sicurezza.
Su scelte a 20/30 anni si può optare per una parte più importante per strumenti anche con qualche oscillazione in più, proprio perché il tempo permette di aver recupero anche da un discesa.
Gli strumenti azionari, visti come più pericolosi o speculativi, in realtà danno proprio il meglio in sicurezza su queste tempistiche.
Le oscillazioni che tanto si temono nel breve su 30 anni per un indice azionario globale sono di poche punti percentuali, inferiori addirittura ai titoli di stato dei paesi più affidabili su cui su tempi lunghi altri elementi possono impattare.
FLESSIBILITA’
Vita può variare e le risorse che oggi destiniamo alla pensione venir assorbite da altre parti.
Prima iniziamo, più accumuliamo, più abbiamo spazio per poterle gestire senza minare la tranquillità del progetto pensione integrativa.
Le scelte possono dover venir riviste per variazioni
Se iniziamo a dare la corretta produttività alle nostre risorse sin da subito, all’ingresso nel mondo del lavoro, avremmo spazio e capitale per poter fronteggiare imprevisti o dedicare risorse ad altri progetti e opportunità che la vita ci presenta.
CONCLUSIONI
In conclusione, che fare ora?
Parti dal verificare quale sarà la tua pensione.
Con lo SPID puoi accedere al sito dell’INPS e verificare la proiezione della tua pensione pubblica.
Lo trovi QUI.
Tenendo presente che alcuni parametri come la crescita del PIL o del tuo stipendio sono probabilmente troppo ottimistici e l’importo effettivo sarà più basso.
Aver chiaro cosa ti puoi aspettare come assegno INPS ti farà comprendere appieno il valore di un progetto di pensione integrativa.
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