Creare un piano-di-accumulo-per-bambini rappresenta una scelta lungimirante per garantire ai propri figli o nipoti un futuro ricco di opportunità.
Che si tratti di finanziare la loro istruzione universitaria, supportare l’acquisto della prima casa o semplicemente offrire loro una base economica solida per iniziare la vita adulta, pianificare oggi significa fare la differenza domani.
In questa guida completa analizzeremo tutte le opzioni disponibili per costruire un efficace piano-di-accumulo-per-bambini, con un focus particolare sulle strategie più efficienti e sui vantaggi di iniziare il prima possibile.
Perché Creare un Piano-di-Accumulo-per-Bambini?
La crescita e l’educazione dei figli comportano costi significativi che aumentano progressivamente con l’età. Secondo recenti studi, per un neonato si spendono tra i 6.000 e i 14.000 euro solo nel primo anno di vita, cui si aggiungono circa 8.300 euro annui negli anni successivi.
Se consideriamo poi l’istruzione universitaria, i costi possono facilmente raggiungere i 35.000-50.000 euro per un percorso completo in Italia, cifra che aumenta considerevolmente per studi all’estero. Questi importi includono:
- Tasse universitarie
- Affitto per studenti fuori sede
- Spese di mantenimento
- Eventuali master post-laurea
Anche se il bambino decidesse di non intraprendere un percorso universitario, un capitale accantonato attraverso investimenti per bambini potrebbe comunque rappresentare un aiuto prezioso per l’acquisto della prima casa o l’avvio di un’attività imprenditoriale.
Il Vantaggio di Iniziare Presto
Avviare un piano-di-accumulo-per-bambini quando sono molto piccoli offre un vantaggio inestimabile: il tempo. Come affermava Albert Einstein, l’interesse composto è “l’ottava meraviglia del mondo” e rappresenta il principale alleato di ogni investitore.
Con un orizzonte temporale di 18-20 anni, anche piccoli accantonamenti mensili possono trasformarsi in somme considerevoli grazie a:
- Maggiore capacità di assorbire le oscillazioni di mercato: le fluttuazioni di breve periodo vengono compensate nel lungo termine
- Possibilità di adottare un profilo di rischio più dinamico: con più tempo a disposizione, si può puntare su strumenti con maggiore potenziale di rendimento
- Minore impatto sul bilancio familiare: distribuire il risparmio su un periodo più lungo riduce lo sforzo economico mensile
Come Strutturare un Piano-di-Accumulo-per-Bambini
La pianificazione finanziaria rappresenta l’approccio più efficace per costruire un capitale per i propri figli. Questo processo richiede alcuni passaggi fondamentali:
1) Definire l’Obiettivo
Prima di tutto, è necessario stabilire chiaramente lo scopo del piano-di-accumulo-per-bambini:
- Finanziare gli studi universitari?
- Creare un capitale per l’acquisto della prima casa?
- Costituire un fondo studio bambini per l’avvio professionale?
2) Quantificare il Budget Necessario
In base all’obiettivo scelto, occorre stimare l’importo finale da raggiungere, considerando anche l’inflazione futura. Ad esempio, se oggi un percorso universitario completo costa 40.000 euro, tra 18 anni potrebbe costare significativamente di più.
3) Calcolare il Contributo Periodico
Una volta definito l’obiettivo finanziario e l’orizzonte temporale, si può determinare quanto accantonare periodicamente. Esistono diversi calcolatori online che possono aiutare in questa fase, considerando anche il rendimento atteso degli investimenti.
4) Selezionare gli Strumenti Adeguati
La scelta degli strumenti finanziari deve basarsi su:
- Flessibilità in caso di necessità impreviste
- Orizzonte temporale disponibile
- Profilo di rischio personale
- Efficienza fiscale e costi di gestione
Investimenti per Bambini: Aspetti Legali e Pratici
Una domanda frequente riguarda la possibilità di intestare direttamente gli investimenti ai minori. La normativa italiana è piuttosto restrittiva in questo ambito, limitando le opzioni disponibili per il risparmio per minori.
Intestazione Diretta al Minore
Sono pochi gli strumenti finanziari che possono essere intestati direttamente a un minorenne, tra cui:
- Libretti di risparmio postali dedicati ai minori
- Alcuni conti correnti specifici
- Determinate tipologie di fondi comuni offerti da alcune SGR
Soluzioni Alternative
Una soluzione pragmatica consiste nell’inserire il progetto di accumulo all’interno della propria pianificazione finanziaria personale, destinando poi le somme accumulate ai figli o nipoti attraverso:
- Disposizioni testamentarie: un semplice testamento olografo può garantire che le somme accumulate vadano ai beneficiari designati
- Donazioni programmate: al raggiungimento della maggiore età del beneficiario
Questo approccio offre maggiore flessibilità nella scelta degli strumenti e nella gestione del piano-di-accumulo-per-bambini nel tempo.
Confronto tra Strumenti di Investimento per Bambini
Analizziamo ora i principali strumenti disponibili per creare un piano-di-accumulo-per-bambini, evidenziandone vantaggi e svantaggi.
Libretto Postale per Minori
Vantaggi:
- Intestabile direttamente al minore
- Sicurezza del capitale
- Facilità di apertura e gestione
Svantaggi:
- Rendimento basso
- Perdita di potere d’acquisto a causa dell’inflazione, salvo promozioni e momenti di mercato particolari
- Nel lungo periodo (18-19 anni) può comportare una perdita reale considerando un’inflazione media del 2%
Quando considerarlo:
per piccole somme una tantum (regali di battesimo o compleanni) senza un vero progetto di accumulo continuativo.
Conto Corrente o Conto Deposito
Vantaggi:
- Rendimenti leggermente superiori al libretto postale (per i conti deposito)
- Facilità di gestione
- Liquidità immediata
Svantaggi:
- Non intestabile direttamente al minore
- Rendimenti comunque inferiori all’inflazione
- Possibili costi di gestione che erodono ulteriormente il capitale
Quando considerarlo:
per somme moderate senza un piano-di-accumulo-per-bambini strutturato, o come “parcheggio” temporaneo prima di investimenti più strategici.
Polizze Vita Finanziarie
Vantaggi:
- Possibilità di designare il minore come beneficiario
- Vantaggi fiscali in alcuni casi specifici
- Protezione da eventuali creditori
Svantaggi:
- Struttura vincolante con penali in caso di riscatto anticipato
- Costi elevati (commissioni di ingresso, gestione annuale)
- Doppia struttura di costi nel caso di polizze unit-linked
- Rendimenti spesso inferiori rispetto a soluzioni più efficienti a parità di rischio
Quando considerarlo:
in situazioni patrimoniali complesse dove la protezione da creditori è prioritaria, o per specifiche esigenze successorie.
Fondi Comuni di Investimento
Vantaggi:
- Gestione professionale
- Alcune SGR permettono la cointestazione con minori
- Maggiore potenziale di rendimento rispetto a strumenti puramente monetari
Svantaggi:
- Costi di gestione significativi che impattano sul rendimento finale
- Difficoltà statistica di battere il benchmark nel lungo periodo
- Possibile fusione o chiusura dei fondi nel corso degli anni
Quando considerarlo:
quando si preferisce una gestione delegata e si accettano costi maggiori in cambio di semplicità operativa.
PAC in ETF (Exchange Traded Funds)
Vantaggi:
- Costi significativamente inferiori rispetto a fondi attivi e polizze
- Trasparenza nella gestione e nella composizione
- Diversificazione efficiente
- Maggiore probabilità di performance in linea con i mercati di riferimento
- Flessibilità nella gestione (possibilità di modificare l’allocazione nel tempo)
Svantaggi:
- Non intestabile direttamente al minore
- Richiede maggiore consapevolezza e monitoraggio
- Possibili oscillazioni di valore nel breve periodo
Quando considerarlo:
per piani-di-accumulo-per-bambini di lungo termine (10+ anni) dove l’efficienza dei costi e la massimizzazione del rendimento potenziale sono prioritari.
Come Implementare un PAC in ETF per Bambini
Il Piano di Accumulo del Capitale (PAC) in ETF rappresenta una delle soluzioni più efficienti per costruire un patrimonio per i propri figli o nipoti nel lungo periodo. Ecco come strutturarlo efficacemente:
1) Scegliere la Piattaforma di Investimento
Selezionare un intermediario che offra:
- Costi contenuti per l’operatività
- Ampia gamma di ETF disponibili
- Possibilità di automatizzare i versamenti periodici
- Interfaccia intuitiva per il monitoraggio
2) Definire l’Asset Allocation
In base all’orizzonte temporale e alla propria tolleranza al rischio, determinare la ripartizione tra:
- ETF azionari globali (per la crescita di lungo periodo)
- ETF obbligazionari (per la stabilità)
- Eventuali ETF tematici o settoriali (come complemento)
Con un orizzonte di 18-20 anni, una componente azionaria predominante (70-80%) può essere appropriata, riducendola progressivamente all’avvicinarsi della data obiettivo.
3) Stabilire la Periodicità e l’Importo
Definire:
- La frequenza dei versamenti (mensile, trimestrale)
- L’importo di ciascun versamento
- Eventuali versamenti straordinari (ad esempio in occasione di bonus o regali)
4) Implementare una Strategia di Riduzione del Rischio
Man mano che ci si avvicina all’obiettivo temporale, è consigliabile:
- Aumentare gradualmente la componente obbligazionaria
- Ridurre l’esposizione ai mercati più volatili
- Eventualmente iniziare a “mettere in sicurezza” parte del capitale accumulato
Aspetti Fiscali da Considerare
La fiscalità rappresenta un elemento importante nella pianificazione di un piano-di-accumulo-per-bambini:
- ETF e fondi comuni: soggetti a tassazione del 26% su capital gain e dividendi
- Polizze vita: regime fiscale agevolato in alcuni casi specifici se presenti titoli di stato
- Conti deposito e libretti: tassazione del 26% sugli interessi maturati
È importante considerare anche le implicazioni fiscali delle eventuali donazioni o successioni al momento del trasferimento del capitale al beneficiario se di importo consistente o fuori asse diretto.
Domande Frequenti sui Piani-di-Accumulo-per-Bambini
Quanto dovrei accantonare mensilmente per gli studi universitari di mio figlio?
Considerando un costo universitario di circa 40.000-50.000 euro tra 18 anni, un accantonamento mensile di 100-150 euro, investiti con un rendimento medio annuo del 5-6%, potrebbe essere sufficiente. Naturalmente, l’importo esatto dipende da molti fattori individuali.
È meglio un versamento unico o contributi periodici?
contributi periodici (PAC) offrono diversi vantaggi:
- Minore impatto sul bilancio familiare
- Riduzione del rischio di timing (dollar cost averaging)
- Maggiore disciplina nel risparmio
- Possibilità di adeguare l’importo nel tempo
Di contro nella maggior parte dei casi su tempi lunghi un versamento unico (PIC) a rendimenti superiori a contributi periodici (PAC).
Come spiegare al bambino l’esistenza di questo investimento?
Coinvolgere gradualmente il bambino nella consapevolezza del piano-di-accumulo-per-bambini può rappresentare un’importante opportunità di educazione finanziaria. Si può:
- Spiegare il concetto di risparmio e investimento con esempi adatti all’età
- Mostrare periodicamente la crescita del capitale
- Discutere insieme gli obiettivi futuri
Cosa succede se ho bisogno di utilizzare il denaro prima del previsto?
La flessibilità dipende dallo strumento scelto:
- ETF e fondi: generalmente liquidabili in qualsiasi momento
- Polizze: possibili penali per riscatti anticipati
- Conti deposito vincolati: possibili penalizzazioni sul rendimento
Per questo motivo, è sempre consigliabile mantenere anche un fondo di emergenza separato dal piano-di-accumulo-per-bambini.
Che piattaforme permettono di implementare un PAC in ETF per Bambini?
In Italia Fineco, Directa e Fideuram permettono pac su ETF. Tra gli operatori stranieri Scalable e Trade Repubblic.
Si invita a verificare direttamente con la piattaforma prima il tipo di regime fiscale applicato, se Regime Amministrato in cui l’intermediario fa da sostituto di imposta e si occupa di pagare le tasse quando necessarie sui guadagni, o in Regime Dichiarativo in cui l’intermediario riporta al lordo ed è nostro onere pagare le imposte sui guadagni in dichiarazione, con aggravio del tempo e impegno richiesto.
Oltre alle commissioni e condizioni applicate sugli strumenti finanziari.
Conclusione: Investire nel Futuro dei Propri Figli
Creare un piano-di-accumulo-per-bambini rappresenta uno dei regali più preziosi che si possano fare ai propri figli o nipoti. Non si tratta solo di un supporto economico, ma di un’opportunità di libertà di scelta per il loro futuro.
La chiave del successo risiede in:
- Iniziare il prima possibile, sfruttando la potenza dell’interesse composto
- Scegliere strumenti efficienti, con costi contenuti e adeguati all’orizzonte temporale
- Mantenere disciplina e costanza nei versamenti
- Adattare la strategia nel tempo, in base all’evoluzione dei mercati e delle esigenze
Un piano-di-accumulo-per-bambini ben strutturato può fare la differenza tra un giovane adulto che inizia la propria vita con un pesante fardello di debiti universitari o con la serenità di poter scegliere il proprio percorso senza eccessive preoccupazioni economiche.
Investire nei piani-di-accumulo-per-bambini significa, in definitiva, investire nella loro libertà futura.
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So tutte informazioni molto utili? Tuttavia sarebbe utile se fosse indicato qualche provider di PAC su ETF, che a quanto pare non se ne trova uno…
Dalla prima pubblicazione dell’articolo è passato un po’ di tempo, dovrò anche aggiornarlo, ma fortunatamente seppur ancor lontana da una grande diffusione ci sono e sono anche in aumento gli intermediari italiani e stranieri autorizzati ad operare in Italia che forniscono la possibilità di PAC in ETF, alcuni anche con commissioni favorevoli anche su piani di dimensioni contenute. Basta una ricerca su Google con “pac in Etf” per trovarli, poi ovviamente vanno fatte le dovute verifiche delle condizioni applicate. Lo spirito di questo blog, e in generale di come lavoro, non è di sponsorizzare una realtà o l’altra, magari tramite link di affiliazione che monetizzino come capita in tanti siti, ma prendendomi la responsabilità di quello che scrivo cerco di dare quelli che sono spunti, informazioni e ragionamenti che ritengo possano essere utili a chi si approccia, ma se uno poi investe da solo deve prendersi delle responsabilità, tra cui la scelta dell’intermediario e della piattaforma. Come ulteriore spunto e pensiero personale si consiglia di privilegiare, verificando direttamente con l’intermediario, chi opera in regime amministrato, e quindi fa già da sostituto di imposta pagando le tasse quando dovute per noi, rispetto al dichiarativo che va riportato in dichiarazione dei redditi, in quanto più semplice e ci evita potenziali problematiche di errori o contestazioni da parte del fisco italiano. Grazie del commento