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Questionario MiFID: Solo una Formalità o Strumento Fondamentale?

12 Agosto 2017 by Alessandro Bertagna Lascia un commento

Questionario-Mifid

Se hai mai investito tramite una banca o una piattaforma online, probabilmente ti è stato chiesto di compilare il questionario MiFID.

Ma cos’è esattamente?

È davvero solo una formalità burocratica o rappresenta un elemento cruciale per la tua protezione come investitore?​

In questo articolo lo spiego nel dettaglio chiarendo i tuoi dubbi.


Cos’è il Questionario MiFID?

Cos’è il questionario Mifid?

Il questionario MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) è uno strumento previsto dalla normativa europea per valutare il profilo dell’investitore.

Attraverso una serie di domande l’intermediario finanziario raccoglie informazioni su:​

  • Le tue conoscenze ed esperienze finanziarie
  • La tua situazione patrimoniale
  • I tuoi obiettivi di investimento
  • I tuoi Orizzonti temporale degli investimenti​

Le risposte fornite permettono di assegnare un profilo di rischio all’investitore, guidando così l’intermediario nella proposta di strumenti finanziari adeguati.

Sembrerebbe scontato, ma in molti casi non è stato così, le risposte dovrebbero essere le tue e deve essere firmato, in modo cartaceo o digitale, direttamente da te.

E’ obbligatorio da eseguire prima di iniziare un rapporto di consulenza finalizzato ad un investimento. Non dopo.

Va aggiornato poi periodicamente per eventuali variazioni del tuo profilo o dei tuoi obiettivi di investimento.

In base alle tue risposte ti verrà attribuito un punteggio e dando la tua “valutazione” come risparmiatore.

Un giudizio sintetico per varie categorie che permetta di analizzare all’intermediario e al consulente che ti segue se quanto ti propongono come strumenti sia in linea col tuo profilo di investitore.

Sia fase di sottoscrizione, quando decidi di investire all’inizio, che poi monitorando nel corso del tempo che rimanga sempre in linea col tuo profilo.

A cosa serve? Vediamolo nel dettaglio.


L’Importanza del Questionario MiFID

Contrariamente a quanto si possa pensare, il questionario MiFID non è una semplice formalità.

È un meccanismo di tutela che garantisce che gli investimenti proposti dal tuo intermediario siano in linea con le tue caratteristiche ed esigenze dell’investitore.​

Uno “scudo” che ti tutela dalla vendita di strumenti non in linea con il tuo profilo di risparmiatore.

Purtroppo, ci sono stati casi in cui il questionario è stato compilato in modo superficiale o addirittura manipolato, portando a investimenti inadeguati e perdite significative.

È fondamentale quindi rispondere con sincerità e attenzione, evitando di sottovalutare l’importanza di questo strumento.​

I casi di “risparmio tradito” degli ultimi anni spesso vedevano coinvolti una riprofilatura di comodo del risparmiatore, fatta solo per poter vendere quello che era nell’interesse della banca, con nefaste conseguenze per i soldi faticosamente accantonati da tante famiglie.

In alcuni casi talmente tanto palese che poi i tribunali hanno condannato la banca al risarcimento del danno,

Domande con risposte già compilate, oppure non corrispondenti alla realtà.

Ricordo il caso di una signora 80enne solita acquistare BTP diventata laureata in economia (con la terza media) e trader incallita di azioni, Tutto per vendergli le azioni della stessa banca. Fortunatamente, e giustamente aggiungo, risarcita. Lo trovi in questo articolo del Messagero Veneto.

Per evitare possibili conflitti, e rischiare di perdere soldi va speso un’oretta per compilarlo con risposte sincere. Magari facendo delle riflessioni e degli approfondimenti assieme col consulente.

Se lavora con etica e professionalità sarà un momento vitale per confrontarsi con te e capire più nel dettaglio la tua situazione finanziaria, le tue aspettative e le tue paure.

Ogni singola risposta ti assegna un punteggio in base ad un sistema di valutazione che parte da criteri uguali per tutti gli intermediari, stabilito dall’UE.

Senza entrare nel dettaglio delle singole risposte, maggiore esperienza dimostrata dalle risposte permette la facoltà di avere più strumenti con maggiori oscillazioni nel proprio portafoglio, come strumenti azionari.

Anche ovviamente una situazione finanziaria che consiste in patrimoni più elevati e soprattutto tempistiche più lunghe danno la stessa possibilità. Oltre che alla tua “propensione al rischio”, quanto ritieni sostenibile le discese dei mercati.

Possibilità che non è certo un obbligo però.

Serve a delineare e mettere dei pilastri di sicurezza su cosa ti può essere proposto e cosa no, e in che quantità.


Obbligatorietà del Questionario MiFID

La compilazione del questionario MiFID è obbligatoria quando si riceve consulenza personalizzata su investimenti.

Senza un profilo adeguato, l’intermediario non può legalmente fornire raccomandazioni specifiche.

Per legge il tuo intermediario deve astenersi dal consigliarti operazioni.

Quindi tranne che se il tuo scopo è evitare consigli di investimento se ti avvali di consulenza finanziaria è necessario sia aggiornato il questionario Mifid.

Inoltre dovrebbe passare del tempo se viene rifatto il questionario e poi fatta un’operazione di sottoscrizione di strumenti finanziari, per evitare situazioni di profilazioni “di comodo”, fatte col solo scopo di far passare come adeguato quanto si voleva collocare.

Ma se voglio operare da solo devo comunque compilare il questionario  Mifid?


Posso rifiutare di fare il questionario Mifid?

Cosa succede se rifiuto di compilare il questionario Mifid?

Il Questionario mifid è obbligatorio o no se opero da solo senza consulenza?

Il nuovo Regolamento Intermediari, adottato con Delibera Consob 20307 del 16 febbraio 2018, prevede all’articolo 42 comma 3 che qualora il cliente o potenziale cliente scelga di non fornire le informazioni di cui al comma 1, o qualora tali informazioni non siano sufficienti, gli intermediari avvertono il cliente o potenziale cliente che tali circostanze impediranno loro di determinare se il servizio o lo strumento sia per lui appropriato.

Quando opero da solo nella scelta avvalendomi però di un intermediario che presti anche servizio di consulenza, una banca o una Sim, vige non più l’adeguatezza dello strumento ma l’appropriatezza.

L’intermediario non deve accertare sia adeguato al profilo ma valutare con un livello di informazioni un po’ inferiore se è semplicemente appropriato.

Nel caso non lo sia mi deve segnalare esplicitamente la mancanza in base al mio profilo.

Se un prodotto è eccessivo lui ha la responsabilità di avvisarmi.

Poi io posso eseguire di mia iniziativa l’operazione ma lui ha svolto il suo ruolo di controllo. E la responsabilità è mia della scelta.

Vi sono poi intermediari che forniscono meramente servizio di esecuzione dei tuoi ordini di acquisto e vendita di strumenti finanziari.

Si chiama servizio di execution only.

Quanto all’execution only, l’articolo 43 comma 1 del citato Regolamento Intermediari, occupandosi del caso di mera esecuzione o ricezione di ordini, dispone che le informazioni sull’appropriatezza richieste al cliente non sono necessarie quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

  1. i servizi sono connessi a strumenti finanziari non complessi;
  2. il servizio è prestato su iniziativa del cliente;
  3. il cliente è stato informato che non beneficia della protezione offerta dalla normativa;
  4. l’intermediario rispetta gli obblighi in materia di conflitti d’interesse.

Se il cliente in regime di execution only negozia strumenti non complessi quindi può non fornire le informazioni.

Pertanto per determinati strumenti non complessi potrei anche non dover compilare il questionario Mifid.


Aggiornamento del Questionario

Ogni quanto scade il questionario di profilazione?

Il questionario MiFID deve essere aggiornato periodicamente, almeno ogni due anni.

Sono state accorciate le tempistiche rispetto alle durate precedenti.

Ma va rifatto ogni volta che cambiano le condizioni personali dell’investitore.

Se cambiano i miei obiettivi, le tempistiche di investimento, la mia situazione finanziaria, o la mia propensione va modificato.

Se è scaduto, dipende anche da che procedure attua e qual è l’intermediario, ma basta una dichiarazione scritta o via mail di conferma di quanto detto.


Un Fac Simile di Questionario Mifid

Trovo utile inserire un fac simile del questionario mifid che dovresti compilare con l’intermediario.

Un modello base di quello che puoi trovare per poterti fare un’idea e prepararti.

Simile per tutti gli intermediari essendo comuni e stabilite le linee guida e le domande che devono assolutamente essere presenti.

Per alcune parti, a scelta dell’intermediario possono esserci ulteriori approfondimenti con qualche domanda in più.

Nella prima parte vengo analizzate le tue conoscenze degli strumenti e le tue esperienze finanziarie degli ultimi anni, oltre al tuo titolo di studio.

Questionario-Mifid-1

Nella seconda parte la tua situazione patrimoniale, reddito, capacità di risparmio e comprensiva di immobili e strumenti presso altri intermediari.

Questionario-Mifid-3

Si passa poi ai tuoi obiettivi di investimento, che oscillazioni sei in grado di sopportare.

Questionario-Mifid-4

Infine il tuo orizzonte temporale di investimento.

Questionario-Mifid-5

Inoltre è presente dal 2023 anche una parte in cui esprimere le tue preferenze in relazione a ESG.

ESG è l’acronimo di Environmental, Social, and Governance (ambientale, sociale e di governance). 

Per ogni strumento presente sui mercati finanziari di oggi può essere posta, o meno, enfasi su una selezione di attenzione al rispetto dei principi ESG.

In base alle tue risposte e preferenze espresse in questa parte il tuo portafoglio deve avere almeno una percentuale stabilità di strumenti che rispettano questi principi.


Questionario Mifid 2

Dal 3 gennaio 2018 è entrata in vigore la nuova direttiva che regolamenta il settore, MiFID II.

Obiettivo dichiarato una sempre maggiore trasparenza e tutela per il risparmiatore.

Ne parlerò nel dettaglio in un altro articolo ma qualche accenno lo voglio fare anche qui.

Un punto centrale di MiFID II è la valutazione di adeguatezza e appropriatezza.

Non è una novità, se ne parlava anche in MiFID I, ma con MiFID II i concetti vengono rafforzati.

Consulenti e società dovranno raccogliere tutte le informazioni utili a inquadrare il cliente.

Le conoscenze e le esperienze, la sua capacità di sopportare eventuali perdite, i suoi obiettivi di investimento e la sua tolleranza al rischio.

Questo per potergli poi raccomandare servizi di investimento adeguati e strumenti finanziari appropriati.

L’adeguatezza del portafoglio rispetto al suddetto profilo cliente dovrà essere monitorata nel continuo.

Non basta vadano bene all’inizio o quando sottoscrivi nuovamente come prima, ma vanno oggi monitorati nel tempo.

Se il tuo profilo o uno strumento variano, o semplicemente la composizione del tuo portafoglio non è più in linea perché una parte è cresciuta di più vanno fatti le dovute correzioni senza attendere.

Ma compilare il solo questionario in modo perfetto è sufficiente oppure a dei limiti? Vediamolo.


Mifid, quai sono i limiti dello strumento?

Con il solo questionario Mifid compilato perfettamente sono tranquillo come risparmiatore?

Diciamo che se il questionario è corretto e i prodotti coerenti ad esso il tuo intermediario è per legge tranquillo dalle responsabilità.

Tu come risparmiatore non è detto però abbia soluzioni validi ed efficaci nel tuo portafoglio.

Se sono strumenti in linea col tuo profilo ma che vanno male rispetto a quanto fa il mercato, la tua banca ha adempiuto ai suoi obblighi di legge, ma dubito tu sia felice di perdere soldi.

La pianificazione inoltre fatta solo con le poche domande del questionario andrebbe inoltre integrato con approfondimenti e aggiornamenti nel tempo per delineare una allocazione ottimale delle tue risorse per i tuoi obiettivi finanziari, e coprire anche aree non necessariamente collegate alla scelta di strumenti finanziari.

La consulenza finanziaria vera, non la vendita di prodotti, è più ampia delle mere scelte di portafoglio e passa da domande, confronti, ragionamenti e riflessioni tra professionista e cliente.

Portare anche ad educare a migliorare le scelte e i comportamenti finanziari, senza dilungarsi ancora troppo dato che servirebbero molti altri articoli per essere più esaustivo in merito.

Infine un altro limite del Questionario Mifid è dato dalla rigidità e interpretazione ristrettiva in determinate fasi.

In momenti di discesa dei mercati, quando i prezzi sono più favorevoli, può capitare che porti rigidamente a mantenere un’allocazione o in alcuni casi anche a spostarla su un’allocazione più prudenziali in fasi in cui la logica, la razionalità e l’educazione finanziaria ci direbbero che è molto meglio comprare che vendere certi strumenti.


Conclusione

Il questionario MiFID è molto più di un semplice adempimento burocratico.

È uno strumento essenziale per proteggere gli investitori e garantire che le decisioni finanziarie siano prese in modo consapevole e informato.

Compilarlo con attenzione e sincerità è un passo fondamentale per una gestione sicura dei propri investimenti.​

Ma che ha anche limiti, specie in momenti di tensione sui mercati e che spesso capita tuteli più l’intermediario con un rigido formalismo rispetto alla sostanza.

Ad oggi è da rispettare come scelta fatta dal legislatore per definire le tutele del risparmiatore, ma per quel che riguarda poi l’efficacia del portafoglio non è sufficiente da solo e si deve valutare in prima persona se si è seguito bene o meno.


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Alessandro Bertagna Consulente Finanziario

Sono Alessandro Bertagna, Consulente Finanziario Autonomo (Indipendente)  regolarmente iscritto all’apposito albo, da 10 anni lavoro nell’ambito finanziario e sono il fondatore di questo blog che tratta di finanza personale.

 

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