Titoli di stato italiani, il grande amore del risparmiatore nel nostro paese.
Trovi al link la definizione di Wikipedia.
Tratterò qui l’approfondimento relativo del mio precedente articolo sugli strumenti finanziari.
Da sempre abituati a essere visti come strumenti sicuri.
Sicuri nonostante il rating dell’Italia sia BBB.
Appena sopra le obbligazioni a rischio molto alto.
Lo puoi verificare qui su questo articolo sul sito dell’ANSA.
Se hai qualche anno in più magari ricordi con piacere il rendimento in doppia cifra.
Peccato l’inflazione fosse più alta (trovi la definizione nel dizionario di economia).
A livello reale perdevi soldi.
Al confronto il rendimento oggi dei BTP al 2% pare poca cosa.
Perdona le mie divagazioni sull’ottimale gestione del proprio portafoglio investimenti.
Vediamoli ora nel dettaglio quali sono i titoli governativi italiani.
QUALI SONO I TITOLI DI STATO ITALIANI?
Ti darò una panoramica sui titoli di stato italiani partendo dalla scadenza.
Come già detto per le obbligazioni più è lunga, maggiore il rischio.
BUONI ORDINARI DEL TESORO (BOT)
Emessi 2 volte al mese con scadenza 3,6 e 12 mesi.
Sono titoli il cui rendimento deriva dalla differenza tra prezzo di emissione e scadenza.
Come conseguenza delle politiche sui tassi oggi i rendimenti dei BOT sono negativi.
Lo stesso di pagare per tenere i tuoi soldi parcheggiati.
Considerati uno strumento senza rischio.
Sarebbe verosimile se fosserò quelli tedeschi, i BUND.
Sono favoriti in fase di salita dei tassi d’interesse.
Di conseguenza in caso di discesa dei tassi sono penalizzati.
Liquidabili grazie alla quotazione sulla borsa italiana (MOT).
BUONI DEL TESORO POLIENNALI (BTP)
Emessi con durate tra i 3 e i 30 anni.
Hanno una cedola semestrale e tasso fisso.
Liquidabili anch’essi sulla borsa italiana.
Presentano due componenti di rischio.
Il primo è il rischio del reinvestimento della cedola.
Sfruttare gli interessi composti, il rendimento sul rendimento.
Il secondo dato dalla variazione del prezzo nel tempo.
L’aumento dei tassi infatti fa diminuire il valore del titolo.
Perchè i tuoi soldi sarebbero reinvestibili ad un tasso più alto.
BUONI DEL TESORO INDICIZZATI ALL’INFLAZIONE (Btpi)
BTP€i sono titoli che proteggono dall’aumento del livello dei prezzi.
Sia il capitale che le cedole semestrali aumentano in base all’inflazione.
Inflazione dell’area Euro.
Di conseguenza le cedole hanno importi diversi nel corso del tempo.
Ma uguali a livello reale, compreresti sempre le stesse cose.
CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO (CCT)
Emessi con durate tra i 3 e i 30 anni.
Hanno una cedola semestrale o annuale.
Il tasso è variabile in funzione del rendimento dei BOT.
In aggiunta di una percentuale aggiuntiva (SPREAD).
Hanno un mercato secondario molto liquido.
Il loro prezzo oscilla in funzione dell’andamento dei tassi.
Dato il loro legame con i BOT di breve termine rispetto ai BTP oscillano meno in caso di salita dei tassi.
BUONI OBBLIGAZIONARI COMUNALI (BOC)
Istitui nel dicembre 1994 e regolamentati nel 1996.
Sono obbligazioni emesse da province, comuni, consorzi, regioni e comunità montane.
Con lo scopo di finanziare investimenti e opere pubbliche.
Non è uno strumento diffuso nei risparmiatori.
Non possono essere inferiori ai 5 anni di durata.
Inoltre queste obbligazioni possono essere convertite in azioni di società possedute da enti locali.
CERTIFICATI DEL TESORO ZERO COUPON (CTZ)
Emessi con durate comprese tra 18 e 24 mesi.
Sono sostanzialmente dei BOT con maggiore scadenza.
Di conseguenza il rendimento è più elevato dei BOT.
Sono quotati sul MOT e quindi liquidabili.
IN CONCLUSIONE
Spero che questa carrellata sui titoli governativi italiani ti sia stata di aiuto.
Ora grazie a questo articolo ti siano chiari le loro caratteristiche.
Essendo obbligazioni anche i titoli di stato italiani hanno i rischi relativi a quegli strumenti.
Li spiegherò nel dettaglio in un prossimo articolo, che trovi al link.
La conoscenza dello strumento è il prerequisito per poter investire con successo.
“Investi solo in quello che conosci” citando Warren Buffett.
In un sito che tratta di finanza non può mancare.
E con il corretto orizzonte temporale aggiungerei.
Per poter gestire in modo dinamico i propri investimenti.
Conoscevi tutti i titoli di stato italiani disponibili?
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